I nostri autori

Roberto Anzaldi

Roberto Anzaldi è nato a Milano nel 1958. È figlio degli intensi profumi e dei sapori di due patrimoni umani provenienti da terre italiane, generose ma molto distanti fra loro.

Autore e poeta, ha collaborato, negli anni, a varie iniziative letterarie e artistiche.

Luca Attinà

Luca Attinà, nato a Torino nel 1971, è impiegato tecnico presso un’azienda del Torinese. Abita a Collegno; è sposato, ha un figlio di sei anni e una grande passione per la scrittura.
Il lago dei salici piangenti è la sua prima pubblicazione.

Martina Banchetti

Martina Banchetti è nata a Roma nel 1967. Ha pubblicato le sue prime poesie nelle riviste Linea d’ombra e Nuova Corrente – con l’introduzione di Giovanni Giudici – nel 1997. Laureata in Lettere Classiche presso l’Università La Sapienza, insegna a Roma greco, latino e italiano nella scuola pubblica.
Si è dedicata alla composizione teatrale con la co-creazione di Eclisse, un’opera sul pensiero filosofico femminile (2003). A Siviglia ha celebrato il centenario di Samuel Beckett pubblicando Homenaje desde Andalucía a Samuel Beckett (2007). In seguito alla composizione di Corpus – un libretto sul mito di Arianna in versione flamenca, dedicato alla bailaora Carmen Amaya – ha partecipato al IV Foro Mediterráneo de Teatro «Mujeres en la Escena Mediterránea» (Mérida, 2008). Invitata al recital poetico «Chilango Andaluz» a Siviglia, ha rappresentato alcune poesie del presente libro – in chiave flamenca – nello spettacolo O beben o se largan (2008).
Ha collaborato come aiutoregista e autrice a Raíces de ébano – spettacolo di flamenco su quattro eroine greche, interpretato da Manuela Carrasco – che ha inaugurato la «Bienal de flamenco» di Siviglia del 2012.

Elisabetta Barbera

Elisabetta Barbera è nata nel 1969 a Reggio Emilia, dove risiede con il marito e due figli. Lavora con passione nell’ambito del No Profit da diversi anni. Cresciuta in una famiglia dallo spiccato senso artistico fra moda e arte contemporanea, è fin da giovanissima un’appassionata di quadri, fotografia, lettura e scrittura.

Una sua poesia – per la quale ha ricevuto una menzione di merito – è stata scelta e pubblicata nell’Antologia poetica Habere Artem 2021; un’altra sull’Antologia del Concorso «Città di Melegnano».

Collabora con l’angolo delle poesie della testata giornalistica online WordNews. A breve verrà pubblicato un suo racconto breve sulla rivista Writers Magazine Italia. Nel giugno 2022 ha pubblicato la sua prima silloge poetica Soffi d’Amore con la Venaplus Edizioni e, a settembre 2022, la raccolta Scatti d’emozioni con la Robin Edizioni.

Giuseppe Bartolotta

Giuseppe Bartolotta è nato a Santo Stefano di Camastra (ME) nel 1944.
Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Palermo e la specializzazione in Pediatria presso l’Università degli Studi di Modena. Ha quindi esercitato la professione medica e, parallelamente, approfondito la passione per la storia attraverso lo studio e la ricerca delle fonti.
Con la casa editrice Pungitopo ha pubblicato, nel 2016, il romanzo Vele all’orizzonte.

Bruno Buozzi

Bruno Buozzi nacque a Pontelagoscuro (FE) nel 1881. Interrotti gli studi per motivi economici, trovò lavoro come meccanico. Nel 1905 si trasferì a Milano, entrò nel Partito socialista e nel sindacato. Nel 1911 divenne Segretario generale della FIOM (Federazione operai metallurgici) e tale restò fino al 1926, quando il fascismo sciolse le organizzazioni sindacali. Eletto più volte deputato per il Partito socialista, nel dicembre 1925 – pur ripetutamente minacciato e aggredito da squadristi – divenne Segretario della Confederazione generale del lavoro (CGdL). Dieci mesi dopo fuggì in Francia, dove continuò la sua opera sindacale e antifascista attraverso la direzione del giornale L’Operaio Italiano, fatto circolare clandestinamente anche nel nostro Paese.
Nel marzo 1941 fu arrestato dai tedeschi a Parigi e ricondotto in Italia. Liberato nel luglio ’43, dopo l’8 settembre combatté a Roma, dove nell’aprile ’44 fu nuovamente arrestato dai fascisti e condotto nel quartier generale Gestapo in via Tasso. Il 3 giugno, i tedeschi in fuga caricarono su due autocarri gli ultimi prigionieri di via Tasso. I passeggeri del primo automezzo si salvarono perché questo si guastò e non partì. Sul secondo, oltre a Buozzi, furono caricati altri tredici prigionieri. All’alba del giorno 4, sulla via Cassia, il mezzo si fermò. Nel pomeriggio i prigionieri furono tutti assassinati con un colpo di pistola alla testa.

Frances Hodgson Burnett

Frances Hodgson Burnett (Manchester, 1849 – Plandome, 1924) è stata una scrittrice per ragazzi, e commediografa, britannica.
Alla morte del padre emigrò con sua madre e con i fratelli negli Stati Uniti, dove iniziò a scrivere per aiutare economicamente la famiglia.
Nonostante fosse mal vista dall’opinione pubblica per la sua turbolenta vita sentimentale, i suoi scritti ebbero successo da subito.
Oltre a Il Piccolo Lord, tra le sue opere principali ricordiamo La piccola principessa (1905) e Il giardino segreto (1909).

Olimpia Capitano

Olimpia Capitano (Livorno, 1994) è dottoranda in studi storici. Si occupa di Global labour history e storia politica locale. Precedentemente autrice di Livorno e il PCd’I. Premesse e linee di sviluppo (Male Edizioni 2020), è inoltre collaboratrice culturale per Rai Storia e scrive per diverse testate – tra cui Il Fatto Quotidiano – come giornalista freelance.

Giovanni Carpinelli

Giovanni Carpinelli è nato a Prignano Cilento, in provincia di Salerno, nel 1945. Laureato in Scienze politiche nel 1967 a Siena, è stato titolare di una borsa di studio del CNR nel 1973 (promotore Norberto Bobbio). Dopo gli studi per il dottorato a Reading, sotto la guida di Stuart Woolf, dal 1990 al 2014 ha insegnato Storia contemporanea a Torino.
Tra le sue pubblicazioni:
Il volto oscuro della modernità. Esperienze totalitarie e stermini (2001);
Israele e Palestina: una terra per due. Le radici della guerra, le parole del conflitto (con Claudio Vercelli, 2005).

Francesco Cecchi

Francesco Cecchi, nato a Sassari nel 1962, ha vissuto:
– a Modena dal 1965 al 1967;
– a Mantova dal 1967 al 1971;
– a Roma dal 1971 al 1989;
– a Città del Messico tra il 1989 e il 1990;
– in Bassa California nel 1991;
– a Cancun (Messico) nel 1992;
– in Costa Rica nel 1993;
– di nuovo a Roma nel 1994;
– a Oaxaca (Messico) nel 1995-1996;
– a Tijuana (Messico) nel 1997;
– a Morelia (Messico) dal 1998 al 2004;
– di nuovo in Costa Rica e poi in Nicaragua nel 2005;
– su un aereo tra Bruxelles e il Messico tra il 2006 e il 2011;
– nuovamente nel Messico Centrale dal 2011 fino ai giorni nostri.
Segno particolare, come si evince dalla biografia: è affetto da dromomania o mania del movimento.

Danilo Cencelli

Danilo Cencelli è nato a Roma nel 1975. Cresciuto in teatro, respirando la polvere dei palcoscenici più importanti d’Italia, lavora nell’illuminotecnica teatrale da più di vent’anni.
Vero e proprio «nomade», ha girato il mondo in lungo e in largo, coltivando la passione per la scrittura. Segue le tracce della narrativa d’avventura e di viaggio, cui si ispira.
Leggende nere per mare è la sua prima pubblicazione.

Valerio Chiolli

Valerio Chiolli (Roma, 1983) – ingegnere impegnato in campo energetico-ambientale – ha intrapreso da circa vent’anni un percorso musicale che l’ha portato a esplorare diversi ambiti e generi: dalla musica originale di stampo post-rock sperimentale, al cantautorato moderno, fino alla ricerca nel campo della musica etnica e popolare, da cui è scaturito il progetto «Octubre n.11».

Marco Cinque

Marco Cinque (Roma, 1957) scrive, fotografa, suona, recita, pubblica saggi, raccolte poetiche, articoli. Attraverso i linguaggi dell’arte, veicola tematiche sociali e ambientali, privilegiando nei suoi progetti multimediali le periferie, le carceri e le scuole di ogni ordine e grado. Ha pubblicato circa trenta libri ed è stato tradotto in inglese, francese, spagnolo, albanese e rumeno. Attualmente lavora presso Il Manifesto. Oltre che sul quotidiano, scrive articoli e recensioni anche per gli inserti «Alias», «Le Monde Diplomatique» e collabora con i notiziari online «Ytali» e «Potlatch».

Jon Coda

Jon Coda (Angera,1979), giornalista iscritto all’Ordine dal 2006, ha lavorato per testate locali e nazionali, specializzandosi in cronaca nera, politica e terza pagina. Ha pubblicato racconti, poesie e ha curato varie riviste per le Edizioni Il Cavedio e per il Comitato Stefano Verri per lo studio e la cura della leucemia Onlus. Nel 2018 è uscito il suo romanzo d’esordio, Madre del nulla (Robin Edizioni).
Ha studiato sceneggiatura con Laura Scarpa (Comicout) e autoprodotto diversi fumetti fra i quali Charles è mortoIl giorno in cui morì la musica La fantasia è un posto dove ci piove dentro. Nell’ambito della critica del fumetto scrive per Lo Spazio Bianco, dove pubblica anche la serie satirica Zombie Sapiens, di cui è coautore.

Carlo Collodi

Carlo Collodi (Firenze, 1836 – Firenze, 1890), scrittore e giornalista italiano, ebbe origini umilissime. Riuscì a studiare soltanto grazie all’aiuto della famiglia Ginori. Entrò in seminario nel 1837, per uscirne cinque anni più tardi. Nel 1843 divenne commesso in una libreria, dove maturò la sua passione per il giornalismo e per la scrittura.
Pubblicò diversi saggi e libri per ragazzi, ma divenne celebre solo dopo la pubblicazione, nel 1883, del presente libro: Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino o – più comunemente e in tutto il mondo – Pinocchio.

Chiara Meier Colombo

Chiara Meier Colombo nasce a Roma nel 1979.

Laureata in filosofia con indirizzo estetico all’Università di Roma Tre, partecipa a diversi collettivi artistici, con contributi letterari alle mostre e ai cataloghi. Oltre alla sua attività di editor, pubblica articoli e racconti su testate italiane ed estere.

Miranda e il racconto degli spiriti è il suo primo romanzo.

Massimo Congiu

Massimo Congiu è nato a Cagliari nel 1962. Si è laureato in Storia contemporanea all’Università Federico II di Napoli. Giornalista e studioso di geopolitica dell’Europa centro-orientale, ha vissuto a lungo in Ungheria, cui ha dedicato – e dedica tuttora – libri e saggi.
Scrive per Il Manifesto, MicroMega, Affari Internazionali; collabora con Historia Magistra e altre testate. Attualmente risiede a Napoli, dove svolge attività di ricerca in ambito storico, politico e sociale.
Quattro Giornate di Napoli. Le periferie della Resistenza è il suo primo libro dedicato ad argomenti legati al capoluogo campano.

Domenico D’Angelo

Nato a Frisa, in Abruzzo, vive a Busto Arsizio in provincia di Varese. Laureato in lettere moderne, ha insegnato in diversi istituti superiori e nel Liceo artistico della sua città. Oltre all’insegnamento ha curato la ricerca storica, pubblicando su varie riviste. Negli ultimi tempi si è dedicato anche alla scrittura creativa. Ha pubblicato due romanzi brevi: Questo fu L’anno, con l’editore Lupetti; Il Martellatore francese, con La torre dei venti (Solfanelli). Il ritorno di Cenzino è il primo racconto pubblicato.

Silvio D’Arzo

Silvio D’Arzo è lo pseudonimo di Ezio Comparoni (Reggio Emilia, 1920 – Reggio Emilia, 1952). Orfano di padre e molto legato alla madre Rosalinda, inizia assai presto a occuparsi di letteratura. Nell’arco della sua breve esistenza scrive saggi, poesie, racconti e romanzi.
La raccolta di racconti Maschere. Racconti di paese e di città (Carrabba, 1935) segna il suo esordio a soli quindici anni. Postuma è l’uscita della sua opera più importante, Casa d’altri (Sansoni, 1953), definita da Eugenio Montale il «racconto perfetto». Anche grazie a essa viene tutt’oggi considerato un «grande minore» della narrativa italiana del Novecento.

Guido D’Ovidio

Giurista per formazione, tabaccaio per necessità, da lettore compulsivo qual è sempre stato tenta di passare all’altro lato della barricata, cimentandosi con la sua prima pubblicazione.

Avvenente De Amicis

Avvenente De Amicis (Avezzano, 1970) è un libero professionista nel settore edile, ma già in giovane età ha iniziato a interessarsi a temi letterari volti alla ricerca del . Sin da ragazzo, quindi, tali tematiche hanno caratterizzato la base delle sue letture e dei suoi studi autodidattici. Ha inoltre frequentato svariati corsi evolutivi aventi per argomento la conoscenza dell’Io. Con questo libro si cimenta nella sua prima esperienza editoriale e letteraria.

Tonino De Francesco

Tonino De Francesco (Roma, 1947) appartiene a quella generazione segnata in modo indelebile dalla rivolta giovanile del 1968. Quella che voleva «scalare il cielo», che voleva l’impossibile, quella del Vietnam. È stato uno delle migliaia di giovani che hanno vissuto il Movimento Studentesco romano. C’era il giorno di Valle Giulia, il 16 marzo alla Sapienza, a piazza Cavour, a Campo de’ Fiori… In quello stesso anno scelse la militanza nella FGCI fondando, insieme a molte decine di altri giovani, il circolo locale di quella federazione: una scelta definitiva, di vita.
Con il PCI è stato giovane e longevo consigliere comunale di Orte, poi assessore e sindaco. Per molti anni è stato consigliere provinciale e assessore nelle giunte di sinistra. Ha vissuto dall’interno l’intero travaglio politico che ha attraversato la sinistra: dalla Cosa al PDS, dai DS al PD, fino alla delusione e al distacco attuale. Oggi non ha in tasca alcuna tessera, se non quella dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Grazia Deledda

Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936) trascorre la prima parte della sua vita nelle terre selvagge della Sardegna centro-orientale. Autodidatta – finisce solo le scuole elementari – si appassiona alla lettura e inizia a comporre precocemente racconti e piccoli saggi. A soli ventun anni pubblica il suo primo romanzo Fior di Sardegna. Nel 1900 si trasferisce a Roma dove, nonostante il suo essere poco avvezza alla mondanità, frequenta salotti culturali importanti che stimolano il suo immaginario, che pur rimane attaccato, per la maggior parte, alla terra natìa.
Nel 1913, esce la sua opera più famosa, Canne al vento, culmine di un’ampia produzione letteraria che, nel 1926, riceve il più grande riconoscimento con l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Il suo ultimo romanzo, Cosima, è un’autobiografia che esce postuma nel 1937, appena un anno dopo la sua morte.

Tiziana Di Cicco

Tiziana Di Cicco, nata ad Avezzano il 22-2-1985, ha conseguito il diploma di Liceo classico. Ha cominciato a lavorare su alcuni siti internet di notizie generaliste. Ama il teatro e la musica.

Antonietta Di Martino

Antonietta Di Martino nasce a Cava de’ Tirreni (SA) nel 1978. Ex atleta italiana delle Fiamme Gialle, specializzata nel salto in alto. Tra le sue vittorie compaiono: dieci titoli italiani assoluti (sei all’aperto e quattro indoor); l’argento agli Europei indoor di Birmingham (2007); la medaglia d’argento ai Mondiali di Osaka 2007; oro agli Europei indoor di Parigi (2011); bronzo ai Mondiali di Berlino (2009); un oro agli Europei di Parigi e un bronzo ai Mondiali di Daegu (2011); un argento ai Mondiali indoor di Istanbul (2012).
È l’attuale primatista italiana all’aperto (2,03 m), dopo aver superato il record di 2,01 di Sara Simeoni – siglato nel 1978 – e primatista italiana indoor (2,04 m). Nel 2015 decide di ritirarsi dall’attività agonistica. Oggi è tornata ad allenare a Formia e continua il suo impegno nella Guardia di Finanza.

Giuseppe Di Matteo

Giuseppe Di Matteo (Bari, 1983), giornalista professionista, da qualche anno si esprime attraverso i suoi frammenti intrisi di sostanza poetica. Nel 2019 esordisce con Frammenti di un precario (Les Flâneurs edizioni); il 2020 è invece l’anno di Cronache quotidiane (sempre per Les Flâneurs). Nel 2022 pubblica il suo terzo libro di poesie, Meridionale (con 4 Punte Edizioni), e il saggio Il 1799 in Terra di Bari (Adda Editore). Insegna Italiano e Storia in un Istituto Professionale.

Charles Dickens

Charles Dickens (Portsmouth, 1812 – Higham, 1870), scrittore britannico dell’Era vittoriana, è stato uno dei più noti e importanti romanzieri di ogni epoca. A ventiquattro anni raggiunse la fama con Il Circolo Pickwick, seguito – tra gli altri – da Le avventure di Oliver TwistLa bottega dell’antiquarioDavid CopperfieldTempi difficiliGrandi speranze.
È considerato dalla critica il fondatore del romanzo sociale che, affrontando la vita e le problematiche delle classi sociali subalterne, iniziò a denunciare le situazioni di sopruso che queste subivano quotidianamente.

Stefania Evandro

Lavora professionalmente nel teatro come regista, drammaturga e attrice.
È stata docente universitaria in Narrativa Teatrale e Terapeutica Artistica (Università de L’Aquila). Autrice di testi teatrali, recentemente è approdata alla narrativa. È Direttrice Artistica del Teatro «Lanciavicchio».

Marianna Franza

Marianna Franza nasce ad Avellino nel 1980. Dopo il diploma al liceo psico-socio-pedagogico, con indirizzo musicale, si laurea all’Accademia di Belle Arti «Aldo Galli» di Como, con indirizzo di restauro e tecniche pittoriche. Dall’inizio degli anni Duemila opera nel campo della pittura e del restauro pittorico. Diventa doratore in foglia oro specializzato su manufatti lignei e in ferro battuto. Partecipa a mostre collettive ed esposizioni – l’ultima nel 2021 per il Premio Rosso Passione Marchionni con «Kelly Reilly» digital-art.

Attualmente dipinge su commissione, lavorando con il colore e scrivendo poesie. Questa è la sua prima raccolta di poesie, insieme ai quadri che dipinge a illustrare le sue parole.

Flora Fusarelli

È nata ad Avezzano (AQ) nel 1986. Appassionata di letteratura e autrice di numerose recensioni di libri, con Le deboli, pubblicato dalla nostra Casa editrice, si cimenta nel suo primo romanzo.

Katia Giannotta

Katia Giannotta è nata a Sesto San Giovanni (MI), dove vive, nel 1972. Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano – madre, giornalista, insegnante, ricercatrice della verità – scrive poesie fin dall’infanzia.
Ha pubblicato la sua prima raccolta Apulia nel 1999 per Libroitaliano Edizioni; poi, nel 2016, A passo lento con Edizioni Akkuaria; nel 2018 Sfiorami, che raccoglie le più mistiche delle sue poesie.
Ha lavorato per dieci anni come giornalista, collaborando con un quotidiano nazionale ed è stata per quattro anni il primo Direttore responsabile donna di una testata di informazione locale. Oggi lavora come docente in una scuola media.

Johann Wolfgang von Goethe

Nato a Francoforte sul Meno nel 1749 e scomparso a Weimar nel 1832 – poeta, drammaturgo e narratore – viene considerato il padre della letteratura moderna e l’inventore della Weltliteratur (letteratura mondiale), frutto della sua profonda conoscenza di diverse culture – persiana, greca, araba, inglese, francese e italiana.
Tra le sue opere principali ricordiamo – oltre I dolori del giovane Werther – FaustLe affinità elettive e La teoria dei colori.

Antonio Gramsci

Antonio Gramsci (Ales, 1891 – Roma, 1937) è stato un politico, filosofo, giornalista e critico letterario italiano. Iniziò a frequentare tardi le scuole elementari a causa della sua salute cagionevole e, nonostante le difficoltà economiche, riuscì a conseguire la maturità nel 1911. Nello stesso anno si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Torino, interessandosi fin da subito alla politica, per aderire alla sezione socialista nel 1913. Iniziò a pubblicare i suoi numerosi contenuti su vari giornali: tra essi il Grido del Popolo – del quale poi assunse la direzione – e il quotidiano socialista Avanti!. Nel 1919 fondò L’Ordine Nuovo. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia; nel 1924 fondò l’Unità; dal 1926 fino al suo arresto – l’8 novembre dello stesso anno – fu eletto Segretario generale del partito dal Congresso clandestino di Lione. Fu condannato dal Tribunale speciale a oltre vent’anni di carcere per «attività cospirativa, istigazione alla guerra civile e incitamento all’odio di classe»: così il fascismo si liberò della mente più arguta e «pericolosa» per il regime. Durante la sua lunga detenzione scrisse varie opere, tra le quali i Quaderni del Carcere, considerati la sua opera principale e pubblicati postumi da Einaudi nel 1948.
Gramsci morì nel 1937, subito dopo la sua scarcerazione – decisa solo per dare un’immagine di pietà della dittatura – in una clinica romana. Ancora oggi il suo pensiero è studiato in tutto il mondo e lo rende uno dei più apprezzati intellettuali del ventesimo secolo.

Carlo Guerriero

È nato nel 1965 a Roma, dove vive e lavora, come educatore per disabili, nella scuola secondaria. Dopo la laurea in Lettere, si è sempre più interessato alla storia contemporanea, collaborando con vari progetti di documentazione e storia orale in diversi quartieri della capitale.

Jerome K. Jerome

Jerome Klapka Jerome (Walsall, 1859 – Northampton, 1927) è stato un giornalista, scrittore e umorista britannico.
Dopo aver provato, in giovane età, la carriera di attore teatrale senza successo, si arrangiò facendo il giornalista, l’impiegato in studi legali e l’insegnante. Tra il 1885 e il 1886 ebbe un discreto successo con un paio di libri, che comunque non gli resero nulla dal punto di vista economico. Nel 1888 sposò Georgina Elizabeth Henrietta Stanley Marris e il loro viaggio di nozze si svolse su una barchetta lungo il Tamigi. Fu da quell’esperienza che Jerome trasse l’ispirazione per Tre uomini in barca, romanzo umoristico considerato la sua opera più famosa. Con gli introiti, poté dedicarsi completamente alla scrittura, la sua passione, anche se non replicò più il successo di quel romanzo.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale, cercò di arruolarsi volontario, ma non fu preso in considerazione perché ormai cinquantaseienne. Morì dodici anni dopo, nel 1927, per le conseguenze di un’emorragia cerebrale.

Nicoletta Lucheroni

Nicoletta Lucheroni, torinese e torinista, è nata nel 1972.

Lavora in uno storico negozio di cereali e sementi nel centro città, collabora con varie pagine di satira e scrive per alcuni giornali on line.

Con questo libro corona finalmente il suo sogno: sconfinare nel campo della «medicina». È un medicinale. Leggere attentamente le avvertenze è la sua prima pubblicazione.

Sergio Melchiorre

Sergio Melchiorre è nato a Le Creusot, in Francia, nel 1956. Ha già pubblicato le seguenti raccolte di poesie:

Uno di Noi, (CDPC, Varese 1993);

Rosso purpureo (Il Veliero blu, Varese 2011);

Occhi autunnali (Librintasca, Vernole 2018), 1° posto al Premio Letterario Città di Pinerolo 2019; sempre nel 2019 gli viene conferito dal Comune di Vernole (LE) il Premio alla Carriera;

Il silenzio di mio padre, raccolta di racconti brevi (Librintasca, Vernole 2021), 1° Premio «Livio De Carlo» per la narrativa edita al Premio Letterario Internazionale Memorial Salvatore Bonatesta 2021.

Caterina Moranino

Caterina Moranino è nata a Bucarest (Romania) il 6 maggio 1955. Ha vissuto in diversi paesi dell’Europa dell’Est e in varie città italiane. Vive a Livorno da più di quarant’anni, ha tre figli e uno spirito creativo sempre in movimento: disegna, dipinge, ricicla e crea arte!
Nata da mamma russa e papà italiano, è cresciuta multilingue in un contesto internazionale: parla infatti l’italiano, il russo e non solo.
Il ramo russo del suo intricato albero genealogico e la sua grande passione per l’arte – così come l’abitudine a vivere in contesti culturali importanti, oggi assai rari – hanno portato a questa raccolta di storie.
Lavora come collaboratrice scolastica (anche se tutti dicono ancora bidella).

Sara Morelli

Nata a Roma il 29 Maggio 1985 e cresciuta in Abruzzo, figlia di genitori abruzzesi. Laureata in psicologia clinica, ha poi maturato esperienze nel trattamento riabilitativo attraverso il contatto con gli animali. Attualmente educatrice (e militante comunista) con esperienze all’estero e una grande passione per la musica rock.

Federico Parrella

Federico Parrella è nato a Roma nel 1973. Appassionato da sempre di letteratura – e in particolar modo di poesia – ha iniziato a comporre versi fin dalla giovane età, divorando autori come Pablo Neruda, Fernando Pessoa, James Joyce, Walt Whitman, Alda Merini e Arthur Rimbaud.
In passato ha lavorato come grafico e assistente di redazione.

Giovanni Parrella

Giovanni Parrella (Roma, 1970) è stato autore, insieme a Massimo Recchioni, de Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza (Milieu Edizioni, 2015). Per 4 Punte Edizioni ha curato, con Chiara Meier Colombo e Ada Perla, Portateci nel cuore. Lettere di condannate a morte nella Resistenza europea (2023). Si dedica ad attività giornalistiche e collabora con l’Associazione culturale «Il Migliore».

Antonio Patti

Antonio Patti nasce a Palermo nel 1974; vive a Partinico fino al 2003, anno della laurea in Economia. Dal 2006 insegna Geografia nelle scuole superiori di secondo grado; inoltre, dal 2001 al 2017, lavora in un call center. A undici anni scrive la sua prima poesia, in vernacolo, vincitrice di un premio scolastico. Sogna di fare il giornalista, ma si diploma in un Istituto tecnico, abbandonando l’idea per sempre. La voglia di addentrarsi nell’arte della parola però continua ad accompagnarlo e si rafforza, realizzandosi, anziché nel «raccontare la cronaca», nella scrittura di poesie, pensieri, impressioni, racconti.
Ha pubblicato: Luce. Tutto quello che una donna può ispirare… nel bene e nel male (Lulu.com 2014); L’aforista (Youcanprint 2014); C’è poco da ridere (Youcanprint 2015); Inferno nella mente. Racconti sull’inquietudine (Youcanprint 2016); Ci conosciamo? (Bookabook 2018); Intanto l’amore ci disse addio (Antipodes 2020). È presente sui social FacebookInstagram e Tiktok (su quest’ultimo ha aperto un profilo dedicato solo alla poesia).

Cesare Pavese

Nato a Belbo nel 1908 e morto a Torino nel 1950, Pavese è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano. È considerato uno dei principali intellettuali italiani del XX secolo. Compì gli studi a Torino laureandosi con una tesi in poesia. Iniziò a lavorare per la casa editrice Einaudi, ma poco dopo venne arrestato per il suo coinvolgimento in attività antifasciste. Negli anni del dopoguerra si iscrisse al Partito comunista italiano e cominciò a collaborare con l’Unità. Nel 1950, due mesi prima di morire, Pavese vinse il Premio Strega con La bella estate.
Morì suicida a Torino, in una camera d’albergo, il 27 agosto 1950.

Daniele Perotti

Daniele Perotti è nato a Broni (PV) nel 1957. Dopo le lauree in scienze politiche all’Università di Pavia e in storia moderna all’Università di Genova, ha lavorato nel mondo dell’editoria, prima di sviluppare tutta la sua carriera professionale come dirigente nella Pubblica Amministrazione.

È stato per vari anni docente di Diritto Pubblico presso l’Università Bocconi di Milano. Ha coniugato il rigore degli studi giuridici alla ricerca storica, pubblicando articoli a carattere scientifico e divulgativo. È da sempre impegnato a difendere e a divulgare i valori della Costituzione nata dalla Resistenza.

Edgar Allan Poe

Edgar Allan Poe (Boston, 1809 – Baltimora, 1849) è stato uno scrittore, poeta e critico letterario statunitense. Uomo misterioso e complesso al pari dei suoi personaggi, Poe, nell’arco della sua tormentata esistenza, riuscì a comporre opere divenute capostipiti di generi letterari. Tra queste ricordiamo Le avventure di Gordon Pym (1838), romanzo che ispirò Herman Melville nella stesura di Moby DickGli assassinii della Rue Morgue (1841), il cui singolare protagonista, Dupin, stimolò la creazione di un altro indimenticabile personaggio: Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle. Con Il corvo e altre poesie (1845) la fama di Poe, purtroppo solo postuma, attraversò l’oceano fino ad arrivare in Europa – anche grazie alla traduzione e alla stima di Baudelaire – dove venne considerato precursore del Simbolismo e del Decadentismo e innalzato a Maestro del Gotico.

Paola Polselli

Paola Polselli (1984), laureata in Italianistica con una tesi su La Storia di Elsa Morante, è curatrice editoriale. Svolge ricerche sulla Resistenza attraverso studi e interviste. Con Massimo Recchioni ha pubblicato Il Gobbo del Quarticciolo. Una storia di Resistenza, dal fascismo alla Guerra fredda (Milieu Edizioni, 2020).

Lorenzo Pugliese

Lorenzo Pugliese è nato a Colleferro (Roma) nel 1958. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma.
Coniugato con due figlie, alla morte del padre ha iniziato a occuparsi dell’azienda di famiglia.

Rosella Reali

Rosella Reali è nata a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) nel 1971.
Libero professionista e ricercatrice per passione, dopo gli studi umanistici ha iniziato a interessarsi di storia, con particolare attenzione per gli accadimenti della Seconda guerra mondiale e della Resistenza. Redattore capo e fondatore del nuovo progetto I Viaggiatori Ignoranti – Gli occhi della storia, nel 2018 ha pubblicato – co-autore Fabio Casalini – il libro È una storia da non raccontare (Albatros Editore).

Massimo Recchioni

Massimo Recchioni (1959) con DeriveApprodi pubblica: Ultimi fuochi di Resistenza. Storia di un combattente della Volante Rossa (2009); Il tenente Alvaro, la Volante Rossa e i rifugiati politici italiani in Cecoslovacchia (2011); Francesco Moranino, il comandante «Gemisto». Un processo alla Resistenza (2013) – con questo libro ha vinto, nel 2014, la XVI edizione del Premio letterario internazionale «Mondolibro»; Francesco Moranino, il comandante «Gemisto». La criminalizzazione della Resistenza (2021). Con le edizioni Milieu: Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza (con Giovanni Parrella, 2015) e Il Gobbo del Quarticciolo. Una storia di Resistenza, dal fascismo alla guerra fredda (con Paola Polselli, 2021). Nel 2021, con Edizioni Solfanelli, pubblica Una svedese in guerra. La storia de «L’Agnese va a morire», con la prefazione del Maestro Giuliano Montaldo. Per 4 Punte Edizioni escono: «Pastecca». Un ragazzo della Volante Rossa (2022); Il tenente Alvaro e l’esilio politico di massa (2022), Francesco Moranino. Perché si colpì dalla parte sbagliata e Scarpe rotte eppur c’è da cantar (entrambi del 2023) – quest’ultimo, raccolta di canti delle Resistenze, curato con Valerio Chiolli e Enzo Vetri Buratti. Ha inoltre collaborato ai documentari sulla lotta partigiana Noi sempre lotterem (2015) e Ascoltami. Ricordami (2018).

John Reed

John Reed (Portland, 22 ottobre 1887 – Mosca, 17 ottobre 1920) è stato un reporter, militante politico, poeta e scrittore statunitense. Laureatosi ad Harvard, dopo aver viaggiato in Europa, tornò in patria e iniziò a collaborare con alcuni giornali, tra cui il New York world. Come corrispondente del Metropolitan, nel 1913, fu in Messico al seguito di Pancho Villa, esperienza che portò alla pubblicazione de Il Messico insorge (1914). Del 1916 è La guerra nell’Europa orientale, resoconto del suo viaggio in Europa durante la Prima guerra mondiale. L’anno successivo raggiunse la Russia, dove visse in prima persona gli eventi della rivoluzione bolscevica e raccolse testimonianze per quello che fu il suo libro più celebre: I dieci giorni che sconvolsero il mondo (1919). Da quel diario è stato tratto, nel 1981, il film Reds, di e con Warren Beatty.

Carlo Ricchini

Carlo Ricchini (La Spezia, 1930) è stato redattore capo centrale de l’Unità per diversi anni, poi dirigente delle iniziative editoriali: i fascicoli Salvagente, Storia dell’oggi, Vivere meglio, oltre a decine di libri fra cui Berlinguer (a un anno dalla morte), Gramsci. Le sue idee nel nostro tempo, Se vince Gorbaciov, Le lettere di Gramsci dal carcere, La storia del PCI, Cronaca della rivoluzione francese, Parole, paroline, parolacce. La documentazione del processo Almirante è raccolta nel «Fondo Ricchini» presso l’ISGREC – Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea.

Chiara Ricci

Chiara Ricci nasce a Roma nel 1984. Nel 2008 si laurea in DAMS (Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo) e nel 2010 consegue la Laurea Magistrale con lode in «Cinema, Televisione e Produzione Multimediale».
Ha pubblicato saggi monografici dedicati ad Anna Magnani, Alberto Lionello, Valeria Moriconi, Monica Vitti, Elvira Notari, Lilla Brignone, Ugo Tognazzi e il libro inchiesta incentrato sul «caso Montesi». Nell’aprile 2017 l’Università degli Studi Roma Tre le conferisce la nomina di «Cultore della materia di Storia del Cinema e di Filmologia». È Presidente dell’Associazione Culturale «Piazza Navona», creatrice e ideatrice della Rubrica online «Piazza Navona» (www.riccichiara.com) e del Premio Letterario Nazionale «EquiLibri». Tiene lezioni e conferenze in Italia e all’estero dedicate alla Storia del Cinema e del Teatro.

Fausto Rondinelli

È nato a Francavilla Angitola (VV) nel 1962. Lavora nella pubblica amministrazione.
Si definisce un appassionato di storia contemporanea.

Joseph Roth

Joseph Roth (Brody, 1894 – Parigi, 1939) è stato uno scrittore, giornalista e cantore della dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Arruolatosi volontario nella Prima guerra mondiale, ne tornò estremamente turbato, ma riuscì a intraprendere la professione di giornalista, affiancandola a quella di romanziere. Trasferitosi a Berlino nel 1920, iniziò a scrivere – attraversando l’Europa – per il Frankfurter Zeitung, esperienza che gli permise di affinare la sua già spiccata capacità di «osservare». Dopo il 1933, per sfuggire al nazismo, si rifugiò a Parigi, dove morì, indigente, sei anni dopo.
Fuga senza fine (1927) riflette, più di ogni altro suo scritto, la vita nomade e la coscienza di una disgregazione – dei popoli e dei singoli – su cui si fonda tutta l’opera di Joseph Roth.

Roberto Salvatori

Roberto Salvatori è nato nel 1953 a Paliano (FR), dove vive. È stato consigliere comunale, presidente della Pro Loco, dell’Associazione culturale Palio dell’Assunta & Corteo storico, oltre che della Sezione ANPI di Genazzano (RM). Ha collaborato con un sito web di storia militare, con la rivista Latium e con l’ANPI Nazionale per la compilazione dell’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia.

Nel 2013 ha pubblicato il saggio Guerra e Resistenza a sud di RomaMonti Prenestini-alta Valle del Sacco, con cui ha vinto i premi letterari Fiuggi Storia-Lazio meridionale (2013) e Monti Lepini (2014). Ristampato dalle edizioni Annales di Roma, nel 2014 il saggio ha ottenuto un riconoscimento speciale dalla giuria del premio internazionale MondoLibro.

Sempre per Annales ha pubblicato: Il Forte di PalianoCentro del potere militare dei Colonna, Bagno penale pontificio, Carcere di massima sicurezza, Casa di reclusione (2014); Militari palianesi caduti e dispersi nella seconda guerra mondiale. Per non dimenticare (2015); Enrico Giannetti. Gli ideali di una vita. Storia di un antifascista tra esilio, Resistenza e dopoguerra, 1924-1959 (2016). Nel 2016 ha aperto un blog imperniato sulla storia locale. Nel 2019 ha pubblicato la Storia della Banda musicale di Paliano.

Maurizio Sansone

Maurizio Sansone è nato a Napoli nel 1965. Giornalista professionista dal 1993, nei suoi primi vent’anni di carriera si è occupato di sport. Nel 2004 è passato al giornalismo politico e ha iniziato a seguire i lavori parlamentari. Ciò non gli ha mai impedito, comunque, di mantenere la stessa passione che aveva da bambino: il Napoli.

A inizio carriera, inoltre, ha avuto la fortuna e l’onore – per l’agenzia di stampa Rotopress, dove ha mosso i primi passi – di seguire proprio il Napoli di Maradona. Era la stagione 1989-’90.

Andrea Vincenzo Seminara

Andrea Vincenzo Seminara è nato a Catania nel 1976.
Laureato in filosofia e appassionato di letteratura, si cimenta con la sua prima raccolta di racconti.

Luigi Alessandro Spina

Luigi Alessandro Spina (Roma, 1979) ha già pubblicato:
Storia di un viaggio straordinario (Stampa Alternativa, 2018), finalista al Premio Letterario Argentario 2020 e semifinalista al Premio Letterario Badia 2018;
L’attimo in cui si divise il tempo (Il Seme Bianco, 2021), finalista al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2021.
L’Ultimo Ordine è il suo terzo romanzo.

Rita Stanzione

Rita Stanzione è nata nel 1962 a Pagani (SA). Autrice di testi poetici, haiku e racconti brevi, collabora con il Movimento letterario-artistico UniDiversità ed è membro di giuria di premi letterari nazionali. Sue poesie sono presenti nella rivista culturale Euterpe e nel blog ufficiale del Movimento poetico-artistico Dinanimismo. Alcune sono state scelte per la rubrica Bottega di poesia de la Repubblica, altre tradotte in più lingue per riviste internazionali.
Sue pubblicazioni: L’inchiostro è un fermento di macchie in cerca d’asilo (Libreria Editrice Urso, Avola 2012); Spazio del sognare liquido (Rupe Mutevole, Bedonia 2012); Versi ri-versi (Carta e Penna, Torino 2012); Per non sentire freddo (ebook, GDS Diffusione Autori, Vaprio d’Adda 2012); È a chiazze la mia bella stagione (Libreria Editrice Urso, Avola 2013); In cerca di noi (Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2016); Canti di carta (Fara Editore, Rimini 2017); Di ogni sfumatura (Libreria Editrice Urso, Avola 2017); Grammi di ciglia e luminescenze, 60 Haiku (Vitale Edizioni, Sanremo 2017); Un posto di pietra fedele (Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2020). Inoltre ha preso parte al romanzo collettivo Sognatori di scampoli di tela (Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2019).

Lev Tolstòj

Lev Tolstòj (Jàsnaja Poljàna, 1828 – Astàpovo, 1910) proveniva da una nobile famiglia russa.
Rimasto orfano molto presto, studiò lingue orientali e giurisprudenza senza però mai arrivare a laurearsi. Ebbe un’esistenza di notevole travaglio interiore che non gli impedì comunque un profondo impegno sociale.
Nel 1862, dopo appena una settimana di fidanzamento, sposò Sofia Bers Andrèevna, dalla quale ebbe ben tredici figli.
Tra le sue opere principali ricordiamo I cosacchi (1863), Guerra e pace (1867) e Anna Karenina (1877).

Federigo Tozzi

Federigo Tozzi (Siena, 1883 – Roma, 1920) è considerato uno dei più importanti narratori italiani di inizio Novecento, pur se rivalutato addirittura molti anni dopo il secondo dopoguerra. Dopo tentativi di esperienze scolastiche in diverse discipline Tozzi, giovanissimo, si iscrisse al Partito socialista d’Italia. Dal 1907 lavorò nelle Ferrovie a Pontedera, esperienza dalla quale prese forma il suo diario Ricordi di un giovane impiegato.
Nel 1913 fondò la rivista senese La Torre. Si trasferì poi a Roma dove, con l’Italia che si accingeva a entrare in guerra, collaborò con diverse riviste letterarie. Nel 1917 pubblicò Bestie. In quell’anno, a causa della guerra, lavorò nell’ufficio-stampa della Croce Rossa, dove rimase per diversi anni. Nel 1918 lavorò nella redazione del Messaggero della domenica.
Successivamente entrò in contatto con gli scrittori Luigi Pirandello e Giuseppe Antonio Maria Borgese. Quest’ultimo definì il romanzo di Tozzi Con gli occhi chiusi uno dei massimi capolavori del realismo. Lo scrittore senese fu scoperto dal grande pubblico molto più tardi. La recente critica colloca invece le stesse nell’ambito del verismo, proponendo Tozzi come artista profondamente psicologico, da paragonarsi a scrittori di valore assoluto come Kafka e Dostoevskij.

Roberto Trussardi

Roberto Trussardi è nato nel 1956 e vive a Bergamo, dove svolge la professione di avvocato.
Ha già pubblicato:
La taverna del diavolo (Stampa alternativa Nuovi equilibri, 2007); È come tirare il collo alle galline (Stampa alternativa Nuovi equilibri, 2016); Bergamo pulp (Sestante Edizioni, 2018); La vendetta del grigio (Corponove Edizioni, 2021). I suoi libri hanno riscosso un buon riscontro di pubblico e di critica.

Giovanni Verga

Giovanni Verga (Catania, 1840 – Catania, 1922) è stato uno scrittore, drammaturgo italiano. Nel 1920 fu nominato senatore nella XXV Legislatura del Regno d’Italia.
Prima a Firenze, e successivamente a Milano, entrò in contatto con l’ambiente letterario tardo romantico. Nel 1878 tornò in Sicilia, dove iniziò la sua produzione letteraria più matura, che prese vita dall’analisi della situazione del suo tempo e della realtà del meridione. I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo sono le sue due opere più famose.

Enzo Vetri Buratti

Enzo Vetri Buratti (Roma, 1983) – insegnante – dai tempi dell’Università affianca al proprio percorso di studi in storia contemporanea quello dell’organetto secondo il metodo tradizionale, partecipando a vari progetti di ricerca e riproposta di canti sociali e musiche della tradizione popolare. È co-fondatore del progetto «Octubre n.11».

Filippo Vignali

Filippo Vignali è nato a Rimini nel 1973. Ha già pubblicato: Il fratello sbagliato. Trionfi e peripezie di Loris Stecca (Italica, 2014); Piccolo il mondo (L’Erudita-Giulio Perrone, 2017); Le conseguenze dell’infanzia (Ladolfi editore, 2018, raccolta di poesie di cui la rivista letteraria americana Double Speak ha pubblicato un frammento nel 2021); Il presente di ricordare (Fernandel, 2020); Le omonime (Jona editore, 2021).

Zeudi Zacconi

Zeudi Zacconi nasce a Tolentino (Macerata) nel 1980. Nel 2004 si trasferisce in provincia di Pesaro e Urbino per seguire gli studi di Psicologia. Lavora per anni come Educatrice nelle scuole e all’interno delle famiglie. La passione per la poesia inizia sui banchi della scuola media, mentre studia i versi de L’infinito di Leopardi; da allora tale arte è il canale che predilige per rivelare il non detto e racchiudere frammenti di quell’immensità del sentire in cui la parola altrimenti si perderebbe. La scrittura affianca la sua vita come un binario silenzioso e parallelo fino al 2020, anno in cui inizia a dedicarvisi più concretamente.
Senz’angoli è il mare a cui mi aggrappo è la sua prima raccolta poetica.

Maria Teresa Zanca

Maria Teresa Zanca nasce a Chiavari, in provincia di Genova, nel 1958, da genitori meridionali. Suo padre è un militare di carriera, e lei si abitua fin da piccola a viaggi e traslochi, periodi spesso così brevi che le radici non hanno tempo di attecchire. Dalle elementari al liceo si trova a Salerno, Ferrara, Parma, per diplomarsi poi in Canada sulla magnifica isola di Vancouver, un angolo di Paradiso. Scopre lì, a sedici anni, la passione per la poesia, il cinema e il teatro. Tornata in Italia, frequenta la facoltà di Scienze Politiche all’università di Bologna. Sogna il mondo del giornalismo, ma trova rapidamente lavoro grazie alle sue conoscenze linguistiche che le consentono anche di viaggiare.
Dopo più di trent’anni a Parigi, vive attualmente a Nizza. Nel 2019 pubblica, con Robin Edizioni, Saudade, la sua prima raccolta di poesie in italiano e inglese, con traduzione a fronte in francese. Nell’aprile del 2023 partecipa con una decina di scritti alla raccolta Quaderno di Poesie, edito ancora una volta da Robin.